
La Comuna 13 di Medellin: Dall’ombra della guerra alla luce della speranza
La Comuna 13 di Medellin è diventata uno dei luoghi più visitati della città negli ultimi anni, e tra poco capirete il perché.
Questo agglomerato di diversi quartieri, nella zona Nord Occidentale di Medellin, è passata dall’essere un luogo in cui fino a non molti anni fa non ci si poteva neanche avvicinare a causa della violenza delle guerriglie, dei paramilitari, delle gang e dei narcotrafficanti, a una specie di museo a cielo aperto che cerca di raccontare la storia della Comuna 13 e come è arrivata ad essere ciò che è oggi.

Il murales all’entrata della Comuna 13
In questo articolo
Cosa sapere prima di visitare la Comuna 13
Quando ho visitato la Colombia nel maggio 2021, sapevo che uno dei luoghi che volevo assolutamente visitare era la Comuna 13 di Medellin, dato il mio spiccato interesse verso i luoghi con un passato pericoloso alle spalle (basti pensare che a Rio de Janeiro ho vissuto in una favela solo per rendermi conto di come vivono realmente i locali).
Mi sono informata molto sui programmi di inclusione sociale che sono stati applicati nella città di Medellin, e come hanno contribuito alla sua trasformazione.
Quando sono arrivata lì, poi, mi sono resa conto che la trasformazione era reale. Non c’erano pericoli in vista, e il posto in generale era cambiato completamente in pochi anni soprattutto grazie ai molteplici murales, i quali sprizzano un’allegria più che contagiosa.
Oggi non c’è più alcuna relazione diretta tra la Comuna 13 e la violenza grazie agli sforzi della comunità, specialmente dei giovani artisti e degli abitanti che contribuiscono ogni giorno alla miglioria del luogo.
Vi assicuro che ormai la Comuna 13 è diventata un’attrazione turistica molto gettonata e visitarla è completamente sicuro.
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Breve storia della Comuna 13
La Comuna 13, conosciuta anche come “La culla di Pablo Escobar”, negli anni 90 era un epicentro di violenza, case precarie costruite in mezzo alle colline e strade strette e ripide. Queste strade, proprio come succede nelle favelas brasiliane, generavano molteplici vicoli e punti panoramici, ideali per i criminali e il commercio di droga.
Due delle operazioni militari più sanguinose e meglio ricordate della città ebbero luogo nella Comuna 13: l’operazione Mariscal e l’operazione Orion. Ma andiamo per gradi.
La città di Medellín si trova in una valle circondata da montagne. Le comunas che circondano la città, si costruirono illegalmente sulle pendici delle montagne.
L’origine delle comunas deriva dai loro abitanti, la maggior parte dei quali furono sfollati dalle zone rurali in conflitto con guerriglieri o paramilitari. Quando gli sfollati costruirono le proprie baracche sulle pendici di queste montagne, non avevano alcun tipo di servizio, ed è stato così per molto tempo.
Le autorità voltarono completamente le spalle agli abitanti delle comunità. I guerriglieri dell’ELN, delle FARC e del PAC (Comandos Armados del Pueblo) avevano inizialmente lo scopo di aiutare le comunas, ma non ci volle molto perché si trasformassero in un incubo.
I primi bambini soldato che furono reclutati da questi guerriglieri, e la violenza che ne seguì, fu il punto di svolta.
Successivamente arrivarono i paramilitari per cacciare i guerriglieri, i quali iniziarono una vera e propria guerra tra violenza e migliaia di uccisioni.
Per non parlare del fatto che il cartello di Medellín non ha aiutato a risolvere questa guerra di sparatorie e morti a tutte le ore del giorno e della notte.
Il cartello di Pablo Escobar, infatti, coltivava giovani senza futuro per trasformarli in sicari, rapitori o estorsori.
Per Pablo il fatto che la Comuna 13 fosse un inferno in terra non era stato altro che una “benedizione”.
L’operazione Orion
Un altro dei momenti che più hanno segnato la Comuna 13 è stata l’operazione Orion.
Álvaro Uribe, l’ex presidente colombiano, nell’ottobre 2002 per cacciare i guerriglieri delle FARC, dell’ELN e del PAC, inviò circa 1500 soldati e polizia, insieme a carri armati ed elicotteri da combattimento.
Durante l’operazione, che è durata diversi giorni, il numero delle vittime è stato molto alto. Circa 80 civili feriti, 17 omicidi commessi dalle forze di sicurezza, 71 persone uccise dai paramilitari. E ancora, 12 persone torturate, 92 sparizioni forzate e 370 detenzioni arbitrarie.
La controversia continua, poiché La Escombrera, un luogo dove si ammassano materiali da costruzione e spazzatura, che tuttora si trova di fronte alla Comuna 13, è dove si dice che furono sepolti coloro che sono scomparsi durante l’operazione Orion. Ai tempi provarono a scavare per ritrovare i corpi degli scomparsi, ma senza successo.
Dunque l’espulsione dei guerriglieri non riportò la Comuna 13 alla pace, bensì fu la porta d’ingresso dei paramilitari. Il gruppo Cacique Nutibara in particolare, da quel momento in poi iniziò a commettere omicidi, torture e sparizioni forzate senza pietà.
La violenza nella Comuna 13 di Medellin era di nuovo il pane quotidiano.
La Comuna 13 di Medellin ai giorni nostri
Dopo un passato così terrificante, è sorprendente vedere come oggi i cittadini della comuna vedano il futuro con ottimismo per la prima volta nella loro sofferta esistenza.
Una delle ragioni principali per cui oggi la Comuna 13 non è più pericolosa, è che le autorità iniziarono ad investire nel miglioramento dei servizi del luogo.
Iniziarono costruendo una funivia, utile per rendere più facile gli spostamenti degli abitanti della Comuna verso il centro di Medellin.
Inoltre, investirono in scale mobili gratuite (che sostituirono circa 350 gradini di cemento), in modo da rendere più semplice per tutti salire e scendere dai vicoli in pendenza.
Graffiti Tour Comuna 13
Alcune di quelle persone che furono sicari dei cartelli della droga, oggi sono guide turistiche che spiegano la storia del quartiere e il significato dei diversi graffiti.
Ognuno dei graffiti che vedrete nella Comuna 13 rappresenta momenti o persone che hanno trasceso la storia del comune.
Il tour è molto interessante, perché vi racconteranno in prima persona le storie che rendono questo posto diverso. È passato dall’essere un posto senza futuro o opportunità, ad avere una vera speranza.
Mi è rimasta particolarmente impressa nella mente la storia di uno delle guide del museo della Comuna 13: dei suoi fratelli, tutti sicari, lui era l’unico che era riuscito a sopravvivere all’operazione Orion. La sofferenza che provava la si poteva leggere nei suoi occhi, oltre che nelle parole. Raccontava di come era riuscito a ricominciare la sua vita lontano dalla criminalità, e di come avrebbe continuato a lottare nel ricordo dei suoi fratelli brutalmente assassinati.
Oltre ai graffiti di artisti della Comuna 13, ci sono anche graffiti di artisti di tutto il mondo che sono stati invitati a lasciare il loro segno artistico su questi muri.
È incredibilmente emozionante vedere come i giovani hanno deciso di iniziare a “graffitare” i loro tristi muri macchiati di sangue e di pallottole, dando loro un colore che oggi attira ogni giorno migliaia di turisti da tutto il mondo.
Anche il campo di calcio, che durante e diverse guerre era usato come luogo per le esecuzioni pubbliche (pratica molto comune nelle baraccopoli di tutto il Sud America), è diventato di nuovo un posto per giocare tra amici.
Quanto costa il tour dei Graffiti?
Il graffitour non ha un prezzo fisso. Alla fine del tour, si valuta quanto dare di mancia alla guida secondo l’esperienza vissuta; in ogni caso, di solito la mancia è circa 20.000 pesos colombiani, cioè circa 7 euro.
Il percorso che normalmente fanno nel tour dei Graffiti parte dalla stazione di San Javier. Le guide vi daranno prima alcune raccomandazioni da tenere a mente (nessuna delle quali ha a che fare con la sicurezza) come non gettare rifiuti per strada, non toccare i cani e non dare soldi ai bambini. Una volta arrivati all’ingresso della Comuna, visiterete i seguenti punti:
- Indipendenza (vi spiegheranno la storia della Comuna 13).
- Graffiti (I graffiti cambiano continuamente, ma ognuno di essi ha un significato profondo che vi verrà spiegato dalla guida).
- Scale mobili (salirete sulle scale mobili per arrivare in cima).
- Mostre di arte di strada (Assisterete a diversi spettacoli di hip-hop, musica dal vivo e tanto altro).
- Negozi di souvenir (da magliette e cappellini a orecchini e bracciali fatti a mano).
- El Mirador (il belvedere) è l’ultima tappa del tour da cui si vede tutta la Comuna 13 dall’alto.
La mia guida si chiamava Luisa, ed era davvero una ragazza adorabile. Come spesso succede nei quartieri poveri di qualsiasi città del mondo, Maria aveva avuto una vita difficile: poco più che trentenne, aveva due bambini piccoli che stava crescendo da sola.
Mi raccontò che non aveva mai lasciato Medellin, e che difficilmente usciva dalla Comuna. Mi disse che un giorno le sarebbe piaciuto viaggiare per il mondo come facevo io, ma poi aggiunse che non sarebbe mai successo perché nel mondo non c’è spazio per persone come lei.
Quando la Comuna 13 era ancora un posto pericoloso, Luisa aveva pochi anni, eppure ricordava ogni singolo dettaglio di tutta la violenza subita.
Mi piace visitare i quartieri difficili di ogni posto che visito per scoprire la faccia nascosta della città. Esperienze del genere ci fanno capire quanto siamo stati fortunati a nascere in Europa, anche se spesso non ce ne rendiamo conto e ci fossilizziamo sui problemi futili del “primo mondo”.
C’è sempre un modo per rialzarsi, anche quando ci sembra impossibile, proprio come hanno fatto gli abitanti della Comuna 13 di Medellin.
Come arrivare alla Comuna 13 di Medellin
Per arrivare alla Comuna 13, il modo migliore è utilizzare il trasporto pubblico della città, in particolare la metropolitana. Gli abitanti di Medellín sono estremamente orgogliosi del loro sistema di trasporto pubblico. Scherzano sempre sul fatto che loro hanno una metropolitana e la capitale, Bogotà, no.
Forse è questa la ragione per cui la metropolitana è immacolata e molto ben tenuta, senza vandalismi.
La metro di Medellin è utile anche per arrivare alla Comuna 13: la fermata si chiama San Javier, che si trova alla fine della linea B arancione.
L’alternativa è prendere Uber, che resta sempre l’opzione migliore soprattuto se viaggiate in coppia o in gruppo, in quanto il costo delle corse è davvero molto basso, soprattutto se lo paragoniamo ai prezzi dei taxi in Europa.
Conclusione
Passare una giornata nella Comuna 13 di Medellin potrebbe davvero aprirvi gli occhi su quella che era la Colombia fino a pochi decenni fa. Potrete entrarci anche senza una guida, ma è altamente consigliabile fare il tour con un locale, non perché sia pericoloso, ma semplicemente per il fatto che vi spiegheranno la storia di quanto accaduto dai tempi delle guerriglie fino a giorni nostri.
In fondo che senso ha visitare un nuovo paese se non ci si immerge nella sua cultura apprendendone la storia?
The Comments
Pierluigi
Ciao Lucia complimenti per i tuoi viaggi e per il tuo blog ben fatto. Da viaggiatore e come te figlio del mondo mi hai fatto rivivere bei momenti che mi mancano da tempo purtroppo. Imbocca al lupo per i tuoi reportage e speero a presto. Ciaoo
Lucia
PierluigiGrazie mille Pierluigi, sono contenta che attraverso il mio blog tu abbia potuto viaggiare insieme a me, è proprio questo il mio scopo 🙂
A presto,
Lucia
Eugenia
Grazie cara ragazza per la tua testimonianza, mio figlio Riccardo sta visitando proprio in questo momento La Comune 13 a Medellin ed io ho fatto una ricerca per capire meglio e ho trovato il tuo post.
Complimenti sei brava e coraggiosa.
Lucia
EugeniaCiao Eugenia! Grazie a te per le tue belle parole… Mi fa sempre piacere quando le persone mi scrivono che gli sono stata utile in qualche modo! 🙂