La Perla a San Juan di Puerto Rico: il rinascimento di uno dei quartieri più pericolosi dell’isola caraibica
Vi state chiedendo se il quartiere la Perla di San Juan sia pericoloso? Per esperienza personale, vi dico che non lo è affatto, anche se non è consigliabile entrare da soli, soprattutto se non si ha esperienza nel visitare quartieri poveri e/o pericolosi delle città latinoamericane.
Come molti dei miei lettori sapranno, a me piace scoprire i posti più tipici e meno turistici di ogni località, ed è proprio per questo che ho vissuto per un periodo in una favela di Rio de Janeiro, in Brasile, e ho scritto un reportage sulla Comuna 13 di Medellin, Colombia.
In questo articolo
Il quartiere la Perla è pericoloso?
In generale, la città di San Juan mi ha abbastanza delusa. Il motivo è molto semplice: gli statunitensi stanno trasformando l’isola in una fotocopia degli Stati Uniti. Ciò vuol dire che il luogo ha quasi completamente perso la sua autenticità. I prezzi sono eccessivamente alti (proprio come negli Stati Uniti), e a San Juan continuano a costruire residence e grattacieli che non si addicono al paesaggio circostante.
L’unica parte della città che mi è veramente piaciuta è stato il quartiere di San Juan vecchia e il quartiere di la Perla. Ammetto di essere arrivata a San Juan abbastanza impreparata, non avevo letto molto su cosa fare e dove andare, ho iniziato semplicemente ad esplorare.
Ricordo, infatti, che mentre vagavo per le strade della vecchia San Juan, ho visto da lontano delle vecchie case sgarrupate tutte colorate. Sembrava una tipica favela latinoamericana.
A quel punto non ho potuto fare a meno di voler inoltrarmi tra le sue stradine. Ma dato che non mi considero una sprovveduta (o almeno non lo sono in parte) decisi di chiedere a un tenero signore, padrone di un piccolo negozietto all’entrata del quartiere, se fosse pericoloso inoltrarmi tra le viette di La Perla. Mi disse che non c’era alcun problema, ma che avrei dovuto evitare di scattare fotografie nei vicoli perché è lì che avvengono i traffici di droga, armi, e quant’altro.
Proprio a causa di atteggiamenti inadeguati (e dicendo questo non giustifico alcun atto di violenza) tre turisti americani sono stati aggrediti nel quartiere di La Perla il 6 febbraio 2023. Chi sa leggere lo spagnolo trova l’articolo sull’aggressione cliccando su questo link.
La Perla di San Juan resa famosa da “Despacito”
Il video musicale della mega hit del 2017 di Luis Fonsi e Daddy Yankee scatenò un boom turistico nel colorato quartiere costruito fuori dalle mura della vecchia San Juan.
Tuttavia, molto prima che “Des-pa-cito” entrasse nella testa di tutti, i residenti di La Perla e le organizzazioni locali stavano già guidando una profonda trasformazione all’interno della loro comunità.
Negli anni precedenti alle riprese del video, le case furono dipinte con colori vivaci, ed erano apparsi murales intorno alle piazze. Nacquero anche nuove attività commerciali, approfittando della magnifica vista di La Perla sull’Oceano Atlantico.
Oggi i visitatori possono sperimentare un lato diverso della città murata e i leader della comunità sperano che il turismo possa contribuire alla crescita e allo sviluppo di quello che per generazioni è stato uno dei quartieri più trascurati ed economicamente svantaggiati di San Juan.
Storia di La Perla
Nel XVIII secolo fu istituito il mattatoio alla periferia della città, accanto al cimitero di Santa Maria Magdalena de Pazzis. L’edificio originale, chiamato El Matadero, esiste ancora e per molti anni è stato un centro comunitario. Gli schiavi dovettero vivere fuori città e costruirono le prime case intorno al Mattatoio.
Nel XIX secolo, le persone più povere di San Juan furono espulse. Dopodiché, insieme ai jíbaros ( i contadini emigrati a San Juan), si stabilirono in quella che sarebbe diventata La Perla.
Nel XX secolo, il quartiere ha acquisito la reputazione di essere pericoloso. Da quel momento in poi, La Perla di San Juan fu quasi totalmente abbandonata a se stessa dal governo centrale.
Negli ultimi anni, il Consiglio della Comunità di La Perla e altre organizzazioni hanno promosso progetti di sviluppo turistico e di restauro. Il più visibile è stato lanciato nel 2017 . Chiamato “La Perla dipinge il suo futuro”, durante quel periodo 375 case furono dipinte con colori vivaci e rivitalizzate.
Questo progetto è ora nella sua seconda fase: lo sviluppo di una micro-impresa che offre visite guidate a La Perla da parte dei residenti. Altri progetti, come la ristrutturazione del campo da basket Carmelo Anthony, la creazione di due orti comunitari, corsi d’arte e di musica per i residenti e persino una pista da corsa di 5 km, sono nati grazie all’impegno della comunità.
Cosa vedere a La Perla di San Juan
Sebbene sia possibile (e consigliabile) organizzare una visita guidata, da quando la canzone “Despacito” è diventata famosa in tutto il mondo, molti visitatori esplorano il quartiere da soli.
Gli ingressi a La Perla sono quattro, uno dal cimitero e tre da Calle Norzagaray. L’ingresso pedonale di fronte al Museo di San Juan porta direttamente al Collettivo Perlarte, uno studio d’arte che vende ed espone opere d’arte create dagli abitanti di La Perla. Offrono laboratori artistici e musicali e cene private. Poco più avanti si trova La Garita, un ristorante di cucina tradizionale portoricana che offre una delle migliori viste su La Perla di san Juan e sull’Oceano Atlantico.
Passeggiata sul Malecón
Seguendo la strada fino al cimitero si arriva al Malecón, che non sarebbe altro che il lungomare del quartiere. Qui si possono ottenere splendide immagini del Castillo San Felipe del Morro in lontananza.
Questo tratto di costa è conosciuto localmente come Guaypao, dove i surfisti approfittano delle forti onde. Troverete anche una serie di bellissimi murales intitolati “Ofrenda”, che commemorano coloro che hanno perso la vita durante l’uragano Maria del 2017.
Proseguendo lungo il Malecón si arriva a una delle principali attrazioni turistiche di La Perla: il Bowl. Si tratta di uno Skate park ricoperto di disegni accattivanti e degni di essere fotografati.
Risalendo verso il cuore di La Perla è possibile visitare uno dei “chinchorros” o piccoli bar rustici. Qui spesso di domenica si suona musica dal vivo e la gente di Old San Juan scende a ballare.
Accanto si trova il campo da basket Carmelo Anthony, donato dalla star dell’NBA nel 2010. Qui si possono vedere esempi unici della street art che è diventata così prevalente a La Perla: i sedili delle gradinate sono dipinti con la scritta La Perla e i tetti delle case accanto al campo creano una gigantesca bandiera portoricana che può essere vista solo dall’alto.
Da non perdere è anche la piazza principale, la quale è anche una popolare attrazione fotografica. Si tratta, infatti, di un edificio con la bandiera portoricana dipinta sulla facciata.
Se visitate La Perla, è difficile non farsi venire voglia di scattare mille fotografie vista la particolarità del posto. Tuttavia, voglio ricordarvi ancora una volta che bisogna essere sempre rispettosi, ed evitare di fotografare case e persone senza il loro permesso. Per voi La Perla è un’attrazione turistica, pero questa è la loro casa.